La guerra delle mele


Anno 1968, i Beatles sulla scia del loro strepitoso successo decidono di fondare una casa discografica. Nome Apple Corps, logo una mela, precisamente una Granny Smith, verde e intera.

Inizio degli anni’80, Steve Jobs fonda la celeberrima Apple Computer, simbolo sempre una mela, ma di color arcobaleno e con un morso ben visibile su un lato. I baronetti di Liverpool, accusano Steve Jobs di plagio ed ottengono dal tribunale la decisione di far restare fuori dall’industria musicale la società americana per evitare ogni tipo di conflitto con l’acerrima rivale di Microsoft. Tutto finito? Assolutamente no, il progresso delle piattaforme ICT compie passi da gigante e con il nuovo millennio esplode il boom degli iTunes e degli iPod, guarda caso lanciati proprio dalla Apple. Di nuovo tutti in tribunale, con il giudice dell’alta corte costituzionale londinese che decide in favore della Apple, stabilendo che gli iTunes sono solamente strumenti elettronici che non c’entrano nulla con la creazione di musica.

Prima riflessione: le mele toglieranno pure i medici di torno, ma da Adamo ed Eva ad Elena e Paride sino ai giorni nostri continuano ad essere fonte di sciagure per il genere umano

Seconda riflessione: in base alla sentenza del giudice, ogni volta che ascolteremo musica da un dispositivo iPod, dovremo spiegare ai nostri amici che non stiamo sentendo una canzone ma semplicemente utilizzando uno strumento in grado di decodificare una sequenza di bit codificati in linguaggio binario.

1 commenti:

pasquale responded on 4:14 AM #

Mitico Marco!

Aggiungerei anche Guglielmo Tell e Biancaneve.