Un pareggio agrodolce

Un’ Italia mediocre non riesce ad avere la meglio sugli Stati Uniti, che si giocavano l’ultima chance per non abbandonare anzitempo il mondiale. Nei primi 20 minuti gli azzurri, scesi in campo con la mentalità sbagliata, lasciano prendere l’iniziativa agli avversari che li sovrastano per grinta e aggressività. Dopo lo sbandamento iniziale arriva improvvisamente il goal dell’Italia. Punizione dalla destra calciata da Pirlo sulla quale si avventa Gilardino che con un preciso colpo di testa batte il poco reattivo Keller. I discorsi sul cinismo delle grandi squadre che anche quando non in serata positiva riescono a sbloccare la partita affidandosi alle giocate dei singoli durano però solo cinque minuti. Tanto è infatti il tempo che gli Usa impiegano a riequilibrare la gara. Una punizione proveniente dalla destra attraversa tutta l’area di rigore fino a trovare sulla sua strada un maldestro Zaccardo che trasforma un facile disimpegno difensivo in un comico autogol. L’Italia accusa il colpo e dopo un minuto arriva la seconda mazzata. De Rossi salta scomposto a centrocampo, il suo gomito alzato oltre i limiti previsti dal regolamento impatta sul volto di McBride proprio sotto gli occhi dell’arbitro, il quale non può esimersi dal tirar fuori il cartellino rosso per il nostro centrocampista. Lippi ridisegna la squadra con un 4-3-2 sostituendo un opaco Totti con il rientrante Gattuso. E proprio al centrocampista rossonero viene annullata dopo un minuto una splendida rete pere fuorigioco inesistente di Toni che lo aveva servito con una precisa sponda. Le emozioni del primo tempo non sono finite, infatti a pochi minuti dall’intervallo, l’arbitro riporta le due squadre in parità numerica per un brutto intervento di Mastroeni su Pirlo. La ripresa riparte con le due squadre ancora scosse dai precedenti 45 minuti di gioco e con gli Usa che si ritrovano incredibilmente in 9 per l’espulsione di Pope, punito con il secondo cartellino giallo per un brutto intervento su Gilardino. Lippi, allora per sfruttare la superiorità numerica fa altri due cambi: Del Piero per Zaccardo e Iaquinta per Toni. Il nuovo assetto non riesce a modificare l’inerzia della partita, nonostante un tentativo di autogol statunitense con la palla che si stampa sulla traversa ed un gol giustamente annullato agli Usa per fuorigioco attivo di un attaccante che copriva la visuale del tiro ad un incerto Buffon. L’ultima vera occasione della gara viene sprecata da Del Piero che in acrobazia non riesce a superare Keller. La partita si conclude sul pareggio, il risultato più giusto per la prestazione offerta dalle due squadre. L’Italia ancora in testa al girone dovrà affrontare Giovedì alle 16 la Cechia. Vediamo la situazione degli azzurri:

L’Italia vince: in caso di vittoria, l’Italia arriva prima nel girone

L’Italia pareggia: l’Italia arriva comunque prima a patto che il Ghana non batte gli Usa, in tal caso passeremmo il turno ma come secondi

L’Italia perde: non tutto è perduto. Si passa il turno se Usa e Ghana impattano e l’Italia non perde con 2 goal di scarto. A parità tra due squadre, infatti, vale la differenza reti. Quella attuale è Italia +2, Ghana 0 e Usa –3. Il Ghana pareggiando rimarrebbe a 0 in differenza reti, l’Italia perdendo con un goal di scarto andrebbe a –1. Se l’Italia perde con due gol di scarto va anche lei a 0, dunque si va a controllare il numero di gol realizzati ( per ora Italia 3 e Ghana 2, in tal caso possiamo permetterci di farci raggiungere dal Ghana, mettiamo il caso il Ghana fa 1-1 e noi perdiamo 2-0 perché il successivo criterio sarebbe lo scontro diretto che noi abbiamo vinto). Per le stesse ragioni si passa il turno anche se gli Usa battono il Ghana e noi perdiamo ma loro non ci superano in differenza reti, cosa altamente probabile dato che abbiamo 5 gol di scarto( +2 a –3)

Siamo eliminati se perdiamo e vince il Ghana; il Ghana pareggia e ci supera in differenza reti o in gol fatti; gli Usa vincono e ci superano in differenza reti o in gol fatti. C’è anche una remota possibilità di sorteggio. Gli Usa vincono e ci appaiano sia in differenza reti che in gol fatti ( esempio l’Italia perde 3-0 e chiude il girone con 4 punti, differenza reti –1 e 3 gol e gli Usa vincono 2 a 0 chiudendo a 4 punti, differenza reti –1 e 3 gol). Si ricorrerebbe al sorteggio perché anche lo scontro diretto è finito in pareggio

0 Responses to "Un pareggio agrodolce"