Bene così

Questa è l’Italia. La gara disputata oggi contro la Cechia riassume più di qualsiasi parola lo spirito con cui le squadre italiane scendono in campo da quando l’uomo ha inventato la palla. Il primo ad uniformarsi all’italian style è stato Lippi che ha abbandonato il suo credo calcisitico con cui aveva affrontato tutte le gare sin qui disputate (un 4-3-1-2 con unica variante il 4-3-3) per passare ad un più prudente “albero di natale” (4-3-2-1) con l’inserimento di Gattuso al posto dello squalificato De Rossi e la rinuncia a Toni in favore di Camoranesi. Nei primi 20 minuti partono forte i ceki che sfruttano l’agilità di Baros e gli inserimenti di Nedved e creano qualche pericolo a Buffon nonostante la straordinaria prestazione di Cannavaro (migliore in campo) e Nesta. Proprio il difensore rossonero deve, però, abbandonare il campo a metà tempo, causa infortunio muscolare, costringendo Lippi ad inserire Materazzi al suo posto. La mossa si rivela inaspettatamente vincente con il centrale nerazzurro che decolla in area su un corner calciato da Totti e deposita la palla in rete. Il vantaggio consente agli azzurri di giocare con maggiore tranquillità e di sfruttare il palleggio a centrocampo per irretire gli avversari. A cadere nel tranello è il centrocampista Polasek che finisce anzitempo “ssssotto la doccia” per un fallo da dietro su Totti che gli costa il secondo cartellino giallo. Nel secondo tempo sembra di assistere ad una partita di allenamento, con l’Italia che gestisce il gioco in maniera blanda ed i ceki che con l’uomo in meno si rendono pericolosi solamente con un bel tiro da fuori di Nedved respinto da Buffon. A rivitalizzare l’incontro ci pensa Indaghi che, prima sbaglia due gol facili facili, e poi lanciato in contropiede da Perrotta realizza la rete del definitivo 2-0, scartando il portire avversario Cech. Da segnalare l’esordio di Barone, entrato in campo al posto di Camoranesi.

Lunedì alle ore 17, negli Ottavi di finale, ci tocca l’Australia. La squadra allenata dal “santone” Hiddink ( 2 volte in semifinale nelle ultime 2 competizioni iridate, con l’Olanda nel’98 e con la Corea nel 2002) è più ostica di quanto si possa immaginare. Forte fisicamente e con alcuni elementi di classe( Kewell su tutti) ha sin qui dimostrato grande carattere riuscendo a ribaltare le situazioni più sfavorevoli. E’ l’occasione ideale per vendicarci di Hiddink, che nel 2002 ci ha sbattuto fuori, e per arrivare ai Quarti di Finale dove manchiamo da Francia ’98.

1 commenti:

Me responded on 3:12 PM #

stavolta hiddink se ne andrà sssssotto la doccia anche lui