Italia, buona la prima

Due lampi illuminano il cielo di Hannover dove l’Italia si è sbarazzata per due a zero del Ghana. Lippi che non rinuncia al 4-3-3 decide all’ultimo minuto di far scendere in campo Perrotta al posto di Camoranesi e di puntare sin dalla gara d’esordio sul recupero di Totti. Partono forte gli azzurri che schiacciano gli avversari nella propria metà campo e collezionano una lunga serie di corner. Toni e Gilardino sono molto mobili e svariano su tutto il fronte d’attacco, Pirlo appare abbastanza ispirato e Perrotta corre su ogni pallone con grinta e tenacia. Il Ghana si affida soprattutto ai tiri da fuori e ai contropiede ma non impensierisce quasi mai la nostra retroguardia. L’Italia già pericolosa con Gilardino (palo) e Toni (traversa) inizia a tentare le conclusioni dalla distanza. Dopo un poderoso destro di Totti deviato in corner dal portiere africano, è Pirlo a trovare il pertugio giusto sugli sviluppi di un corner. Il centrocampista rossonero dosa forza e precisione e dal vertice sinistro dell’area di rigore trova l’angolino basso, facendo esplodere i tifosi italiani. Il primo tempo si conclude sull’uno a zero, con le uniche note stonate di un De Rossi troppo nervoso e di un Zaccardo in affanno. Nella ripresa dopo un’occasione fallita da Gilardino su assist al bacio di Totti, è lo stesso capitano giallorosso a lasciare il posto a Camoranesi. Lippi ridisegna la squadra con un 4-4-2 spostando Perrotta a sinistra, mossa che si rivela quasi profetica quando il centrocampista della Roma solo contro il portiere avversario sbaglia un gol facile facile. Il Ghana pian piano prende coraggio ed Essien scalda le mani a Buffon con un bel tiro dalla distanza. Lippi sostituisce uno stanco Gilardino con lo scalpitante Iaquinta e la squadra sembra beneficiare dalla mossa. E proprio Iaquinta nel finale approfittando di un clamoroso errore di Kuffour realizza il gol del definitivo 2-0.

Un capitolo a parte merita l’arbitro che ha sbagliato quasi tutte le decisioni, penalizzando entrambe le squadre. Il Ghana meritava almeno un rigore ma doveva concludere la partita in 9, clamoroso il fuorigioco fischiato a Iaquinta e la tolleranza su interventi da judo dei centrocampisti africani.

Un particolare elogio va a Lippi, Perrotta e Pirlo, resta da segnalare solo l’ingresso di Del Piero al posto di Toni nel finale di gara.

7 Responses to "Italia, buona la prima"

Minge responded on 4:54 PM #

It's fabulous!

Andrea Ciulu responded on 1:20 AM #

Ma vogliamo parlare di Pimpong? :)

Me responded on 2:26 AM #

quanta forza lavoro sottratta all'agricoltura!

Vincenzo responded on 10:12 AM #

bella prato...

Marco responded on 11:09 AM #

who is minge?

Me responded on 1:41 AM #

è un utente scozzese!!!

Marco responded on 8:08 AM #

è quello di "fa un assolo e poi...minge" della canzone il kazoo? Vi prego ditemi che è lui