Stadio

Come spesso accade negli ultimi tempi, ogni volta che si va allo stadio più che la gara in sé a fare notizia sono gli spiacevoli episodi che accadono all’interno e fuori lo stadio. Capita così che anche in una partita storica come Roma-Manchester, in cui i giallorossi strapazzano gli inglesi ottenendo un risultato stretto per quel che si è visto in campo, si assiste ad episodi di violenza. Ma se questo ormai non fa più notizia, sdegnosa è invece la reazione che hanno avuto i tabloid inglesi, accusando di abuso di potere e di violenza, le forze dell’ordine nostrane. Ma andiamo con ordine. Degli episodi all’esterno dello stadio non posso parlarne in quanto fortunatamente non mi è capitato di imbattermi. Ma di ciò che è successo dentro lo stadio sono testimone diretto in quanto mi trovavo a poche decine di metri dal settore degli inglesi. Occorre innanzitutto dire che il divieto di vendere alcolici non è stato assolutamente rispettato specie dai chioschi ambulanti limitrofi allo stadio che versavano fiumi di birra a tutti. Secondo punto gli inglesi sono arrivati all’interno dello stadio già ubriachi, tanto è vero che in molti improvvisamente cadevano a terra, barcollando con le loro pance in bella mostra. Dopo lunghi minuti di quiete, canti e sfottò in cui gli inglesi intonavano cori alla Lazio e a Di Canio, sono iniziate le prime schermaglie con lanci di bottiglie di plastica da tutte e due i settori. L’espulsione di Scholes scatenava però l’ira degli inglesi che iniziavano a riversarsi contro il plexiglas che separa i due settori abbattendo la resistenza dei pochissimi poliziotti presenti all’interno del loro settore. In pochi minuti si scatena il putiferio, i poliziotti chiamano rinforzi che arrivano abbastanza celermente ed il gol di Taddei fa impazzire gli inglesi che iniziano a cercare di scagliarsi contro il settore dei tifosi romanisti. Questa volta però trovano l’opposizione delle nostre forze dell’ordine che cercano di sparpagliarli minacciando di caricarli. Incuranti dell’avvertimento, gli inglesi proseguono a scagliare seggiolini e bottiglie ed iniziano a caricare polizia e carabinieri. A questo punto anche essi li caricano, facendoli indietreggiare verso la Monte Mario. Ma dopo neanche un minuto, gli inglesi ripartono alla carica facendo scatenare una vera e propria rissa a colpi di pugni e manganellate con le forze dell’ordine che dura per tutto l’intervallo. Alla ripresa del gioco la situazione si stabilizza.
Conclusioni: Se quando ci sono scontri tra tifoserie italiane e forze dell’ordine la colpa è sempre dei primi, non vedo perché in questa occasione dovrebbe essere il contrario.
Non parlate più di modello inglese in quanto: i tifosi inglesi non sono mai stati seduti ad assistere alla partita, anzi sono stati sempre in piedi ed in continuo movimento; il loro comportamento è tutt’altro che calmo e tranquillo, anzi vanno sempre alla ricerca della provocazione e dello scontro; se una famiglia si trovava dentro quel settore si giocava l’incolumità dei propri figli; la civiltà dei tifosi inglesi l’hanno lasciata in aeroporto.

1 commenti:

Me responded on 11:02 AM #

confermo quanto da te detto, anzi la polizia ha menato pure poco... questi vengono a fare i matti da noi, quando lì da loro se la fanno sotto pure a bisbigliare.

cmq, quello che io intendo x modello inglese non è sicuramente il comportamento volontario del tifoso inglese, quanto il controllo e la severità dell'organizzazione degli stadi inglesi.

è chiaro che i tifosi inglesi, se lasciati in anarchia, spaccano tutto, anche all'interno dei propri stadi nazionali. ma è quella forma di organizzazione e di controllo che li rende docilissimi, e che noi dovremmo prendere a modello