Australia – La Germania porta bene ai calciatori oceanici: entrambe le loro partecipazioni alla fase finale sono avvenute con la Germania ospitante (Germania 1974 e Germania 2006).
Brasile – E’ la nazione che vanta più successi nella competizione mondiale: ben cinque (1958, 1962, 1970, 1994, 2002).
Costa Rica – La formazione caraibica, anziché la classica divisa nazionale, indosserà la casacca di una squadra di club, il Cartagines, celebrando così il centenario della sua fondazione.
Debuttanti – Sono sei le nazioni debuttanti della manifestazione: una dell’Europa dell’Est (Ucraina); quattro africane (Angola, Costa d’Avorio, Togo, Ghana); una caraibica (Trinidad e Tobago). Prima apparizione con il nuovo nome anche per
Esclusioni – Tra le nazioni che non hanno ottenuto il diritto a partecipare alla fase finale dei campionati del mondo ci sono alcune “grandi escluse”: oltre alle africane Nigeria, Camerun, Sudafrica e Senegal, anche
Fontaine Just – Calciatore francese, è suo il record di gol segnati in una stessa competizione mondiale: 13 reti nell’edizione 1958.
Goleo VI – E’ la mascotte scelta per la manifestazione, un simpatico leone perennemente accompagnato da Pille, un pallone parlante.
Hamburg (Amburgo) – Dopo Berlino è la città tedesca più popolosa con un milione 700 mila abitanti . E’ celebre per l’enorme numero di ponti cittadini: basti pensare che ce ne sono più che a Venezia, Amsterdam e Londra messe insieme.
Iran – La federazione iraniana pagherà il soggiorno in Germania a tutti i tifosi che decideranno di seguirla. Questo, però, se la nazionale passerà il turno di qualificazione. Il pacchetto preparato dall'agenzia di viaggio costa 3800 per soggiorno e biglietti delle partite del girone eliminatorio, ma nel caso in cui la squadra passasse il turno i tifosi potranno restare in Germania senza alcun costo aggiuntivo.
Lothar Matthaeus – Il centrocampista tedesco detiene il record del maggior numero di partite disputate alla fase finale dei campionati del mondo di calcio: 25 presenze in quattro edizioni (da Messico 1986 a Francia 1998).
Milla Roger – Il centravanti camerunese è il marcatore più anziano della competizione: nell’edizione 1994, a 42 anni di età, segnò una rete contro la Russia.
Nazionalismo – Per la prima volta il calcio d’inizio della manifestazione non spetterà alla formazione detentrice del trofeo (il Brasile), ma al paese ospitante: così il 9 giugno la prima partita sarà Germania-Costarica anziché Brasile-Croazia.
Olympiastadion – Il complesso berlinese (76 mila 176 spettatori) sarà teatro della partita finale che la sera del 9 luglio assegnerà la coppa del mondo di calcio.
Professionalità – Certamente da premiare quella dello svedese Sven Goran Eriksson, commissario tecnico dell’Inghilterra, che nel girone di qualificazione dovrà giocare proprio contro i suoi connazionali.
Quattrocentomila euro – E’ la cifra che gli inserzionisti pubblicitari dovranno pagare per uno spot di 30 secondi durante l’intervallo tra il primo ed il secondo tempo.
Rimet Jules – Presidente della Fifa dal 1921 al 1954, fu ideatore di una manifestazione calcistica che vedesse coinvolte tutte le nazioni della Terra: nacque così il Campionato mondiale di calcio. In suo onore,
Sicurezza – Le migliaia di poliziotti in servizio durante i Mondiali dovranno sottostare ad un rigido codice stilistico: un decreto governativo ha infatti prescritto che gli agenti non potranno tenere la barba per più di tre giorni, così come sono loro vietati capelli lunghi, braccialetti e tatuaggi; gli orecchini, invece, sono consentiti solo alle donne.
Ticket – Il costo dei biglietti per assistere alle partite varia da 35 euro (partite di qualificazione) a 600 euro (finalissima).
Uefa – L’Union of European Football Associations è l’organo amministrativo, organizzativo e di controllo del calcio europeo. Rappresenta tutte le federazioni calcistiche d’Europa più quelle di Turchia, Israele, Georgia, Armenia, Azerbaijan e Kazakhstan. L’Uefa può vantare 14 nazionali sulle 32 ammesse alla fase finale dei Mondiali di calcio Germania 2006.
Vittorio Pozzo – E’ l’allenatore che ha vinto più di tutti in meno tempo alla guida di una nazionale: in quattro anni, dal 1934 al 1938, vinse due titoli mondiali (Italia 1934 e Francia 1938) ed un’Olimpiade (Germania 1936).
1 commenti:
io direi che di grande mancano solo l'uruguay e la russia! ma cina e sudafrica non credo siano grandi escluse
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